Girolamo Cardano

Girolamo Cardano (Pavia, 24 settembre 1501 – Roma, 20 settembre 1576) fu medico, astrologo, matematico. Il suo nome diventò eponimo di termini tecnici quali “giunto cardanico” o “sospensione cardanica”. A lui si deve un’opera fondamentale nella storia della matematica, l’Ars Magna. Una menzione merita anche il Liber de Ludo Aleae, che contiene i prodromi del calcolo delle probabilità.

Cardano fu anche e soprattutto un medico e un filosofo naturale che raggiunse una fama internazionale, grazie anche al De Subtilitate, opera enciclopedica che attinge sia al sapere della tradizione sia alle ricerche più avanzate, spaziando dall’ottica alle virtù delle piante, dalla descrizione di nuovi strumenti e congegni alla zoologia.

Cominciati gli studi di medicina a Pavia, all’età di diciannove anni, condusse in seguito una vita errabonda, trasferendosi a Padova e poi a Milano, per poi tornare nella sua città natale ad insegnare all’Università. Nel frattempo la sua fama di medico si affermava grazie al fortunato esito delle cure praticate su alcuni membri della potente famiglia Borromeo. Anche l’arcivescovo di ST. Andrews, John Hamilton, primate di Scozia, che soffriva di disturbi respiratori, si rivolse a Cardano per un consulto internazionale.

Da Pavia, anche in seguito a forti dissapori con i suoi colleghi universitari, si trasferì a Bologna, dove fu processato dall’Inquisizione, e da lì a Roma. Di lui scrisse Vincenzo Monti

è difficile il dire se sia maggiore la stravaganza o la vastità dell’ingegno.