L’architetto del cervello

Nonostante i progressi dell’anatomia, all’inizio degli anni Settanta dell’800 chi cercava di capire la struttura microscopica del cervello entrava in una terra incognita. Nel 1873 Camillo Golgi mise a punto una procedura istologica, la reazione nera, che permise di esplorare la struttura del sistema nervoso, contribuendo alla fondazione delle neuroscienze. Il metodo consiste in una prima fase di “fissazione” del tessuto nervoso in bicromato di potassio, seguita dal passaggio in nitrato di argento. Si ottiene la precipitazione casuale, ma selettiva, di un sale, il cromato d’argento, che va a colorare in nero il corpo cellulare e tutti i prolungamenti fino alle loro estreme ramificazioni. Così, dalla labirintica complessità del tessuto nervoso si riesce a estrarre il singolo elemento, che emerge come un albero, con i suoi rami e le sue radici, da una inestricabile foresta. Per questo metodo Golgi fu insignito nel 1906 del premio Nobel per la medicina.