Pubblicazioni
2015
Paolo Mazzarello, 2015. E si salvò anche la madre. L’evento che rivoluzionò il parto cesareo.
Bollati Boringhieri, Torino, 196 Pagine.
Collana «Nuova Cultura – Introduzioni»
ISBN-10: 8833926095
ISBN-13: 978-8833926094
Il contenuto: Fino al tardo Ottocento, quando insorgevano complicazioni nelle fasi finali di una gravidanza e si rendeva necessario un intervento di parto cesareo, era chiaro a tutti che la madre era spacciata. Non cera scampo: si incideva il ventre, si estraeva il bambino e si lasciava la donna al suo destino. «Il taglio cesareo provocava un terrore che proveniva da lontano, dalle profondità del passato», ci racconta Paolo Mazzarello, «perché era associato allidea di morte della partoriente, sedimentata in secoli di drammi terribili». Nel 1876 accadde però qualcosa di nuovo, qualcosa che vale la pena conoscere, poiché rivoluzionò la vita della nostra società ben più di molte famose scoperte dellepoca, continuamente celebrate. Accadde, cioè, che una giovane donna di nome Giulia Cavallini, affetta da rachitismo e giunta al termine della gravidanza, si affidò alle cure del professor Edoardo Porro, primario ostetrico dellOspedale San Matteo di Pavia. Col canale del parto della giovane donna quasi completamente ostruito per via della deformazione delle ossa, Porro uomo risoluto, vecchio garibaldino e medico particolarmente attento al destino delle sue pazienti capì che doveva elaborare una tecnica nuova, uninvenzione in grado di salvare, oltre al bambino, anche la madre. Ci riuscì, e rapidamente la «tecnica di Porro» entrò nel repertorio chirurgico europeo. Grazie a Edoardo e a Giulia ognuno coraggioso a modo suo si aprì la strada a unepoca, la nostra, nella quale un parto cesareo non è più una condanna a morte sicura, bensì un intervento relativamente semplice, grazie al quale le donne non devono più temere un atroce, ineluttabile destino.
2013
Paolo Mazzarello, 2013. L’erba della regina. Storia di un decotto miracoloso. Bollati Boringhieri, Torino, 190 pagine.
Collana «Nuova cultura»
ISBN-10: 8833924386
ISBN-13: 978-8833924380
Il contenuto: Al termine della prima guerra mondiale l’Europa è afflitta da un’epidemia meno conosciuta della famosa “spagnola”, ma misteriosa e devastante: l’encefalite letargica. È la malattia descritta da Oliver Sacks nel suo “Risvegli”, qui narrata al suo esordio, nel momento in cui si manifestò per la prima volta.
La medicina di allora sembrava del tutto incapace di aggredire la nuova malattia, fino a quando uno sconosciuto guaritore bulgaro ebbe un’insperata intuizione, confortata dall’appoggio della Regina Elena di Savoia, basata sull’utilizzo di una pianta misteriosa, infida, letale ma in alcuni casi, come il presente, salvifica, la Belladonna.
Paolo Mazzarello ripercorre brevemente il diffondersi dell’epidemia, tracciandone abilmente i contorni e i trattamenti ad essa riservati nei Paesi in cui si mostrò più cruenta, per soffermarsi in modo più puntuale sugli aspetti legati alla “sperimentazione” empirica dell’uso della belladonna da parte di un esperto guaritore bulgaro, la cui fama oltrepassò i confini nazionale. L’autore sottolinea infine il ruolo determinante, e forse poco noto, giocato dalla Regina Elena, per sua natura incline alla beneficenza e favorevole ai rimedi popolari, a favore dell’impiego della cura per la risoluzione della malattia.
2011
Dario Mantovani & Paolo Mazzarello, 2011. Il merito e la passione. Vittorio Erspamer e Pietro Ciapessoni al Collegio Ghislieri di Pavia. Cisalpino-Monduzzi, Milano, 255 pagine
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia. Documenti di arte e scienza
ISBN-10: 8820510200
ISBN-13: 978-8820510206
Il contenuto: Come in un dittico, il volume tratteggia le vite del farmacologo Vittorio Erspamer e dello storico del diritto romano Pietro Ciapessoni: vite quasi parallele, che trovarono il loro punto di convergenza nel Collegio Ghislieri di Pavia, negli anni ’30 del Novecento. Anni difficili per chi, avendo responsabilità pedagogiche come il Rettore Ciapessoni, cercava di mantenere un’autonomia dal totalitarismo fascista. Con la sua azione educativa, che traeva alimento dalla passione per lo studio che egli stesso praticava, Ciapessoni seppe ritagliare, a vantaggio dell’istituzione che dirigeva, significativi spazi di libertà intellettuale. In questi spazi, poterono germogliare tanti alunni destinati a incidere profondamente nella vita culturale e scientifica del nostro Paese: tra loro, il giovane appassionato naturalista Vittorio Erspamer. Giunto dal Trentino, intraprese un brillante cursus honorum fino a diventare uno dei maggiori scienziati italiani di tutti i tempi. A lui si deve, fra l’altro, la scoperta della serotonina. Le vicende narrate in questo libro, ricostruite in gran parte attraverso carteggi finora inediti, assurgono a simbolo, valido oggi come allora, della realtà universitaria italiana, delle difficoltà in cui si dibatte, ma anche del ruolo svolto da docenti e istituzioni di valore nella formazione di un ceto dirigente all’altezza dei propri compiti.
Paolo Mazzarello & Lucio Fregonese (a cura di), 2011. Pavia e le svolte della scienza. Clu, Pavia, VI + 99 pagine.
ISBN 978-88-77910-28-3
Il contenuto: Vi sono luoghi in cui le dimensioni dello spazio e del tempo convergono, dove le linee della storia si intersecano producendo transizioni misteriose che diventano simboli della creatività umana. Pavia è uno di questi, grazie alla sua Università. Nel corso dei 650 anni della sua storia accademica, questa città ha testimoniato molte volte la capacità dell’uomo di raggiungere nuovi traguardi, di superare i confini del noto, di gettare per la prima volta lo sguardo nel futuro. Forse non c’è nessun altro luogo in Lombardia dove la storia della scienza e della cultura è stata più densa di avvenimenti, pur nelle inevitabili fluttuazioni della storia.I curatori di questo libro, che è anche catalogo della mostra dallo stesso titolo realizzata nell’ambito delle celebrazioni del 650° anniversario dalla fondazione dell’Università di Pavia, si sono posti il compito di coordinare un gruppo di autorevoli esperti nell’ambito scientifico e umanistico al fine di illustrare storicamente, ma anche con finalità didattiche, alcuni dei momenti più significativi nei quali Pavia è stata seme di conoscenza per la cultura mondiale. Senza pretese di completezza questo libro si propone di descrivere in maniera originale alcuni dei principali punti di svolta nella storia della scienza che si sono realizzati nella nostra città. I lettori e i visitatori della mostra saranno dunque accompagnati in un viaggio affascinante lungo frontiere conoscitive che mutano e si frantumano, dalla fisica alle neuroscienze, dalla matematica più contraria al senso comune, ai fenomeni fondamentali della vita, dalle scienze umane a quelle giuridiche. Incontrando personaggi che sono icona della grandezza e del genio umano, da Alessandro Volta a Lazzaro Spallanzani, da Camillo Golgi a Vittorio Erspamer, da Girolamo Cardano ad Eugenio Beltrami, da Cesare Beccaria a Ugo Foscolo. Come si vedrà, le ricerche realizzate a Pavia non si esaurirono con la scomparsa dei loro autori, ma spesso, in maniera carsica, ebbero la ventura di riemergere a distanza di tempo, sotto forme mutate, permettendo di aggredire nuovi problemi e di gettare sguardi inediti su antichi enigmi. Dal passato, dunque, la proiezione nel futuro che giunge a lambire l’epoca contemporanea in molti settori della ricerca scientifica.
M. Bentivoglio, E. G. Jones, P. Mazzarello, C. E. Ribak, G. M. Shepherd, L. W. Swanson (Eds) 2011. Camillo Golgi and Modern neuroscience. Special issue of Brain Research Reviews, January 7, 2011, volume 66, numbers 1
Erratum in: Brain Res Rev. 2011 Jun 24;67(1-2):356.
2010
Monica Ferrari & Paolo Mazzarello (a cura di) 2010. Formare alle professioni. Figure della sanità. Franco Angeli, Milano.
ISBN: 9788856825923
Il contenuto: Nove saggi, inquadrati da un’introduzione (P. Mazzarello), organizzati in parti prefate da corsivi (M. Ferrari, M. L. Betri, E. Becchi) e illustrati da riletture “pedagogiche” (E. Becchi e M. Ferrari), ricostruiscono vicende della formazione professionale di medici, chirurghi, ostetriche e ostetrici dall’ antichità greca e romana fino a oggi.
Nel volume si discute dell’acquisizione di competenze scientifiche e operative, nell’ambito di un contesto intersoggettivo, e, pertanto, di condotte affettive, sociali, culturali in senso lato, di responsabilità, di istituzioni dove è avvenuta questa variegata professionalizzazione.
2009
Paolo Mazzarello, 2009. Golgi. A Biography of the Founder of Modern Neuroscience. OUP, USA, 528 pages
ISBN 978-0-19-533784-6
Paolo Mazzarello, 2009. Il professore e la cantante. La grande storia d’amore di Alessandro Volta. Bollati Boringhieri, Torino, 192 pagine.
ISBN: 9788833919560
Il contenuto: Nella primavera del 1789 una giovane cantante si esibisce nel teatro di Pavia come interprete dell’opera buffa di Paisiello Il barbiere di Siviglia ovvero la precauzione inutile. Non avvenente, ma dotata di grande fascino, la donna incontra durante il soggiorno pavese Alessandro Volta, scienziato famoso in tutto il mondo per i suoi studi sui fenomeni elettrici. All’età di quarantaquattro anni, principe dei salotti, e in fama di tombeur de femmes, il fisico ha sempre fuggito il matrimonio, schivando abilmente le molte vantaggiose proposte che gli giungono dalle famiglie più in vista della nobiltà lombarda. L’incontro con la giovane cantante ha tuttavia l’effetto di una vera e propria scarica elettrica e tra i due nasce una forte passione amorosa. Contro i loro propositi di matrimonio si schierano la famiglia del fisico, il governo di Milano e addirittura l’imperatore d’Austria Leopoldo II. Un professore dell’Università di Pavia non deve sposare una donna dalla professione così licenziosa. Alessandro lotta in tutti i modi contro l’avverso destino. A salvarlo giungeranno nella primavera del 1792 le rane di Galvani…
Paolo Mazzarello & Clementina Rovati (a cura di), 2009. Il contagio vivo. Agostino Bassi nella storia della bachicoltura. Cisalpino, Pavia, XV + 182 pagine.
Collana: Fonti e Studi per la Storia dell’Università di Pavia – 54
ISBN: 8832362155
ISBN-13: 9788832362152
Il conetenuto: Il Centro per la Storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale. Il volume è sia catalogo della mostra Agostino Bassi nella storia della bachicoltura, sia raccolta di saggi sul grande lodigiano, sull’origine della teoria microbiologica delle malattie infettive e sulla storia ottocentesca e prevalentemente lombarda delle ricerche legate alla produzione della seta. L’intento è di riproporre una grande avventura della scienza e della produzione manifatturiera, senza aspirazioni di completezza, ma come stimolo per ulteriori approfondimenti storico concettuali su un momento esaltante della medicina e della biologia.
2008
Paolo Mazzarello, Maria Piera Milani, Susanna Sora & Alberto Calligaro (a cura di), 2008. Inventari golgiani. Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano, V + 630 pagine.
Collana: Fonti e Studi per la Storia dell’Università di Pavia
ISBN: 978-88-323-6505-3
Il contenuto: La vita di Camillo Golgi si pone nel punto di intersezione di innumerevoli percorsi biografici, costituendo un riferimento sicuro per chiunque voglia esplorare gli snodi complessi della scienza medico-biologica italiana di fine Ottocento. La documentazione lasciata da Golgi è dunque una autentica miniera per il ricercatore e costituisce un prezioso patrimonio archivistico dell’Università di Pavia. Nel quadro del progetto “Golgi” avviato alcuni anni fa in previsione del centenario dal conferimento del premio Nobel (2006) al grande scienziato, il Sistema Museale di Ateneo ha avviato un sistematico lavoro di rilevamento, di riordino e di inventariazione delle carte golgiane conservate nel Museo per la Storia dell’Università. Il volume presenta i risultati di questo lungo lavoro scientifico e archivistico il cui corpo principale è costituito da un fondo raccolto da Emilio Veratti, amico, collaboratore e poi successore di Golgi nella direzione dell’Istituto di Patologia Generale. A questo fondo iniziale (fondo “Veratti”), si è poi affiancato un fondo di minore consistenza (fondo “Golgi”), composto da documenti afferiti al Museo in un periodo successivo. Il lavoro di inventariazione si è poi esteso ai documenti golgiani che sono conservati nella biblioteca del Dipartimento di Medicina Sperimentale, sezione di Patologia Generale “C. Golgi”, al materiale relativo alla sua frequenza nell’Imperial Regio Ginnasio Liceale di Pavia (attualmente Liceo “U. Foscolo”) e alla documentazione conservata presso la Biblioteca Universitaria di Pavia.
2006
Paolo Mazzarello, 2006. Il Nobel dimenticato. La vita e la scienza di Camillo Golgi. Bollati Boringhieri Torino, 672 pagine. [seconda edizione e ristampa 2007]
Collana: Saggi scienze
ISBN: 9788833917139
Il contenuto: «Scusi professore, lei che è italiano mi può spiegare cosa significa il nome latino Golgi?» Si tratta di una domanda plausibile per uno studente americano che pur avendo incontrato molto spesso il termine «Golgi», in locuzioni come Golgi complex o Golgi apparatus, non ha mai sentito parlare di Camillo Golgi, tanto da ritenere più probabile che si tratti di una parola latina di cui ignora il significato piuttosto che di uno scienziato in carne e ossa. Tra le molte cause che contribuirono ad appannare e a sbiadire la figura di Camillo Golgi (1843-1926), vi è certamente il suo ostinato rifiuto della «teoria del neurone» (secondo cui il sistema nervoso è composto da unità cellulari indipendenti anche se reciprocamente connesse tra loro), sostenuta dallo spagnolo Santiago Ramón y Cajal con il quale Golgi condivise il premio Nobel per la Medicina nel 1906. La teoria del neurone si impose nel corso del ventesimo secolo e divenne il paradigma fondamentale delle neuroscienze: la sconfitta scientifica di Golgi ebbe il sapore della beffa, in quanto proprio i suoi studi furono tra i contributi più rilevanti per l’affermarsi della teoria da lui tanto avversata.
Paolo Mazzarello, 2005. Il genio e l’alienista. La visita di Lombroso a Tolstoj. Bollati Boringhieri, Torino, 123 pagine.
Collana «Variantine»
ISBN-10: 8833916189
ISBN-13: 978-8833916187
il contenuto: Estate 1897, Cesare Lombroso abbandona le sedute del Congresso Medico Internazionale di Mosca, a cui sta partecipando come invitato di grande spicco, per recarsi a incontrare Lev Tolstoj. Per il medico italiano, famoso per le sue teorie su genio, follia e criminalità, e l’occasione di un viaggio scientifico-naturalistico a conferma della sua teoria sulla degenerazione del genio. Tolstoj è infatti, secondo Lombroso, la perfetta personificazione del binomio genio e follia. Lo scrittore russo, intuendo il ruolo di soggetto da esperimento che sta per interpretare, reagisce contestando con veemenza le teorie antropologiche lombrosiane. Un rifiuto che ricorre con particolare insistenza nella redazione finale di Resurrezione, cui Tolstoj pone mano, guarda caso, proprio pochi mesi dopo quell’incontro.
Cosi queste pagine, sospese tra la storia e l’aneddoto, oltre a rendere partecipe il lettore di un incontro tanto singolare, possono aggiungere qualcosa alla comprensione di questo grande romanzo.
Paolo Mazzarello, 2004. Costantinopoli 1786: la congiura e la beffa. L’intrigo Spallanzani. Bollati Boringhieri, Torino, 328 pp., 12 ill.
Collana «Saggi scienze»
ISBN-10: 8833915735
ISBN-13: 978-8833915739
il contenuto: «È quasi impossibile che nel restante de’ giorni miei io mi abbatta in altro oggetto sì sorprendente, sì spettacoloso, e che nel modo stesso commuova l’anima e i sensi miei». Così l’abate Lazzaro Spallanzani, professore di Storia naturale all’Università di Pavia, ricordò il momento in cui gli apparve Costantinopoli dalla nave del nuovo ambasciatore veneziano presso la «Sublime Porta»: era il punto d’approdo di un periglioso viaggio scientifico nei territori dell’impero ottomano. Nei mesi in cui rimase nella capitale orientale, fra il 1785 e il 1786, Spallanzani fu infaticabile: con distacco scientifico e grande maestria letteraria annotò l’amalgama di splendore e fatiscenza della città e gli usi e i costumi delle diverse popolazioni che ne animavano la vita, fece indagini originali di geologia, biologia marina, ornitologia, mineralogia e partecipò attivamente alla vita culturale che ruotava attorno alle ambasciate occidentali. Ma al ritorno dal viaggio drammatiche vicende attendevano Spallanzani. Giunto a Vienna, l’ignaro abate seppe dalle autorità imperiali asburgiche che sul suo capo pendeva l’infamante accusa di aver rubato degli esemplari naturalistici dal Museo di Storia Naturale di Pavia allo scopo di arricchire la collezione privata conservata nella sua abitazione di Scandiano. Contro di lui era stata organizzata una vera e propria congiura, promossa dal suo principale collaboratore, il canonico Serafino Volta, con l’attiva partecipazione di alcuni insigni docenti dell’Università di Pavia. Oltre che invidie, gelosie e rivalità accademiche, alla base del complotto vi erano in realtà forti contrapposizioni ideologiche. Il lungo processo ricco di colpi di scena e di situazioni drammatiche, si concluse con l’assoluzione dell’accusato, la punizione di Volta e l’ammonizione ufficiale inflitta agli altri congiurati. Ma la vicenda ebbe uno strascico polemico, con una terribile vendetta messa a segno da Spallanzani, a cui fece seguito la drammatica morte, per colpo apoplettico, di Giovanni Antonio Scopoli, uno dei suoi principali accusatori.