Il ferimento e la morte di Ferdinando Francesco d’Avalos (1490-1525), vincitore della battaglia di Pavia. Evidenze di una scoperta paleo-patologica 14 aprile 2018, ore 16,30 Università di Pavia, Aula di disegno
- 04, 09, 2018
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- Posted By Carla Garbarino
Un cadavere che riemerge dal passato e che ci proietta in uno degli episodi più importanti della battaglia di Pavia. Dopo una ricerca complessa, ricca di colpi di scena, in anteprima assoluta, il padre delle ricerche paleo-patologiche in Italia, il prof. Gino Fornaciari dell’Università di Pisa, presenterà i risultati preliminari delle sue indagini sui resti del vincitore della Battaglia di Pavia, Ferdinando Francesco d’Avalos, marchese di Pescara. Fornaciari è stato tra i fondatori della moderna paleopatologia, scienza dedicata allo studio delle malattie nei resti umani del passato, una materia affascinante che incrocia diverse discipline in ambito medico e umanistico, coniugando l’archeologia e la storia della medicina con la patologia e la medicina legale. È noto per gli studi condotti su mummie egizie e per lo studio dei resti di personaggi storici quali Papa Gregorio VII, S. Antonio da Padova e del mecenate di Dante, Cangrande della Scala. Ha amplificato e sequenziato, per la prima volta in una mummia, il virus del papilloma umano (HPV) e ha dimostrato la presenza di resistenza agli antibiotici in una mummia precolombiana di oltre 1000 anni fa. A Firenze, nelle Cappelle Medicee della Basilica di S. Lorenzo, Fornaciari ha avuto modo di tracciare un profilo paleopatologico dell’illustre famiglia fiorentina e a Napoli, nella basilica di San Domenico Maggiore ha studiato le mummie aragonesi. Tra queste ha rinvenuto anche i resti dell’abile e spietato condottiero Ferdinando Francesco d’Avalos, nato a Napoli nel 1490, che sposò Vittoria Colonna – figura femminile della poesia del Rinascimento italiano. Ferdinando d’Avalos ha avuto un ruolo decisivo nell’evento bellico che ha cambiato la storia d’Europa e può essere considerato come il vero vincitore della battaglia di Pavia. Attraverso la ricognizione storico-scientifica sui suoi resti mortali, verranno presentate, dopo molti anni, novità importanti legate agli ultimi momenti della vita di uno dei più noti condottieri rinascimentali.
Introdotto sul piano storico-critico da Luigi Casali, storico della battaglia di Pavia, e da Paolo Mazzarello, Presidente del Sistema Museale di Ateneo, l’incontro sarà anche l’occasione per affrontare sotto una nuova luce l’evento che maggiormente ha fatto conoscere Pavia nel mondo.
Dopo la conferenza, che si terrà il 14 aprile p.v. alle ore 16.30 presso l’Aula di disegno dell’Università (Palazzo Centrale, a fianco dell’Aula del ‘400), i partecipanti saranno accompagnati al Museo per la Storia dell’Università per una visita guidata gratuita.
Nella sala per mostre temporanee del Museo, aperto dalle 15,30 alle 18,30, i visitatori potranno visitare anche una piccola mostra storico-artistica dedicata alla battaglia di Pavia, con otto tele, realizzate da Gabriele Albanesi, che coniugano l’interesse per la storia con il rigore formale nella ricerca pittorica. Sullo sfondo della sala oggetti e immagini richiamano il contesto storico dell’epoca: alcuni documenti originali raccontano con parole e immagini le vicende della battaglia e di alcuni personaggi che vi presero parte. Nella sala sono esposti anche alcuni modellini 3D dei personaggi raffigurati nel ciclo di arazzi fiamminghi di Capodimonte sulla battaglia e una ricostruzione 3D della città di Pavia, realizzati dal Computer Vision & Multimedia Lab (CVML) del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia.
Ingresso speciale ridotto a 4 euro (gratuito studenti fino ai 26 anni, over 65, portatori di disabilità).
Ingresso alla conferenza gratuito
Per informazioni: museo.storico@unipv.it – 0382984707