Ombre nella mente. Lombroso e lo scapigliato
- 02, 26, 2021
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- Posted By Carla Garbarino
Venerdì 26 febbraio alle ore 17 Maria Antonietta Grignani e Paolo Mazzarello presentano il loro nuovo libro “Ombre nella mente. Lombroso e lo scapigliato” in un evento online organizzato dalla Biblioteca Universitaria di Pavia nell’ambito dell’iniziativa “un libro alla settimana”.
Con gli autori parleranno Barbara Rodà e Antonella Campagna.
In diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Universitaria di Pavia. https://www.facebook.com/bibliotecauniversitariapavia
Dettagli:
Quando il giovane Carlo Dossi, esponente di spicco della Scapigliatura milanese, lesse L’uomo delinquente di Cesare Lombroso, ne rimase folgorato. L’opera conteneva categorie psicologiche impressionanti e osservazioni cliniche sul legame fra criminalità, genio e follia. Travolto dall’infatuazione per quelle idee, Dossi scrisse subito a Lombroso esprimendogli l’apprezzamento per quanto aveva letto. Fra i due si stabilì allora uno strano legame epistolare destinato a mutare natura nel tempo. Dapprima Dossi, fine umorista sensibile alle bizzarrie della mente, divenne suo collaboratore a distanza con l’invio dei più disparati testi letterari segnati dalla pazzia, contributi che l’alienista prontamente utilizzava nelle sue opere. Poi Dossi sentì l’esigenza di interpellare Lombroso come medici a cui inviare informazioni sulle proprie sofferenze psichiche. Assorbite le teorie lombrosiane, Dossi si trasformò presto in una sorta di psichiatra in grado di formulare giudizi diagnostici, come capitò con l’opera I mattoidi e con un originalissimo articolo scritto per la rivista di criminologia diretta da Lombroso. Dopo vent’anni di conoscenza reciproca, soprattutto epistolare, i vari Dossi che erano mutati nel tempo (collaboratore, paziente, e scrittore alienista) si unificarono finalmente in una figura singola, che trovava nella Grafologia di Lombroso una sistemazione precisa accanto ad altri geni un po’ matti come Zola, Ariosto e Schopenhauer. In fondo se il genio era una forma di pazzia, non doveva essere accertato, ma diagnosticato. Lo strano rapporto tra Lombroso e Dossi – che finì per influenzare profondamente entrambi – viene qui raccontato per la prima volta sulla base di un epistolario inedito e di documenti finora rimasti nell’ombra. L’incantevole ricostruzione storica , da cui emergono molti dettagli spassosi. è anche il ritratto dell’esuberante atmosfera intellettuale dell’Italia ottocentesca.