Sab 7 settembre, ore 15.00-22.00: Notte Bianca e visite a tema Fiume Ticino
- 08, 28, 2024
- Category Archivio News, News
- Posted By Carla Garbarino
Sabato 7 settembre: apertura Museo dalle ore 15.00 alle ore 22.00 e visite guidate della durata di mezz’ora alle ore 15.30, 16.30, 17.30, 18.30, 19.30, 20.30, 21.30. Visite guidate incluse nel costo del biglietto d’ingresso.
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Sabato 7 settembre 2024 anche il Museo per la Storia dell’Università di Pavia celebra, in occasione della Festa del Ticino, il suggestivo fiume, simbolo di Pavia, che per un tratto costeggia la città prima di gettarsi nel Po.
Il museo sarà accessibile con un’apertura straordinaria dalle ore 15.00 alle ore 22.00. Sarà possibile visitare in autonomia oppure partecipando alle visite guidate a tema, della durata di mezz’ora, offerte durante l’arco della giornata. Le visite, incentrate sul fiume e sulla sua storia, saranno un omaggio incluso nel biglietto d’ingresso del Museo (salvo gratuità e riduzioni, controllabili sul sito http://musei.unipv.eu/msu/visita/biglietti/) e saranno disponibili a partire dalle ore 15.30, a distanza di un’ora dalla precedente; l’ultima visita si svolgerà alle ore 21.30.
Il fiume di Pavia è da sempre protagonista di vicende storico-politiche e di vita ordinaria che hanno, nei secoli, plasmato il profilo, non solo materiale, della città. Durante le visite guidate si richiamerà a questo proposito la leggenda che riconduce il termine navale “Gran Pavese” al nome della città e agli scontri fluviali, avvenuti nel 1431, tra il Ducato di Milano e la Serenissima, fornendo elementi utili per una valutazione critica da parte del visitatore.
Di tutt’altro genere il combattimento che causò la distruzione del Ponte Coperto, uno dei simboli della città; bombardato dagli alleati durante la seconda guerra mondiale, fu poi riedificato nel dopo guerra. I flutti pavesi custodiscono la memoria di questi avvenimenti nella forma dei resti dei piloni del ponte originario, ancora visibili. Un curioso fatto: Albert Einstein, informato dall’amica Ernestina Marangoni della ricostruzione del bel ponte, ebbe modo di ricordare la sua spensierata giovinezza pavese in tre lettere, custodite al Museo per la Storia. Per quanto riguarda invece la gioventù pavese, questa ebbe modo di esprimersi in via artistica sul rifacimento del ponte, con irriverenti caricature preservate per i posteri nel Torchio Addominale, rivista storica della Goliardia universitaria di Pavia.
Non solo bellici però i ricordi del fiume: Lorenzo Mascheroni, matematico e poeta, ebbe modo di ricordare, nel suo famoso componimento celebrativo delle bellezze dell’Università di Pavia “Invito a Lesbia Cidonia”, le “verdi” e “amene rive” del bel Ticino.