Carlo Moreschi
Carlo Moreschi (Cermenate, 28 febbraio 1876 – Pavia, 24 maggio 1921) si iscrisse nel 1894 alla facoltà di medicina di Pavia. Cominciò a frequentare come allievo interno il laboratorio di Patologia generale diretto da Camillo Golgi, assimilandone il metodo rigoroso e cominciando a pubblicare alcuni lavori scientifici. Laureatosi nel 1900, dopo un’esperienza come assistente alla cattedra di Patologia medica dimostrativa nell’Istituto diretto da Luigi Devoto, partì per la Germania, per perfezionarsi nell’Istituto di Igiene di Koenigsberg, diretto da Robert Pfeiffer, una figura di spicco nel campo della batteriologia.
Durante gli anni trascorsi, con qualche interruzione, in Germania, l’attenzione di M. si rivolse soprattutto all’immunologia, scrivendo lavori che precedettero le ricerche di Robin Coombs sull’agglutinazione dei globuli rossi. Il test dell’antiemoglobina è infatti noto anche come test di Moreschi-Coombs.
Aveva intanto conseguito l’abilitazione alla libera docenza in Patologia medica dimostrativa all’Università di Pavia.
Il suo lavoro, svolto per tutta la sua breve vita fra l’Italia e la Germania, spaziò dall’immunologia, alla patologia, alla clinica.
Durante la prima guerra mondiale Moreschi prestò servizio come medico militare; fu poi incaricato, nel 1916, a Sassari, dell’insegnamento della Clinica e patologia medica e della direzione del rispettivo Istituto.
Nel 1920, fondò, insieme ad Adolfo Ferrata, la rivista Haematologica. Nello stesso anno conseguì la cattedra di Clinica medica a Messina. L’anno successivo la morte lo colse improvvisamente, a Pavia, per una gravissima forma di vaiolo emorragico.