Giovanni Alessandro Brambilla
Nacque a San Zenone al Po il 15 aprile 1728; dopo un quinquennio di tirocinio nell’Ospedale di San Matteo, si arruolò nell’esercito austriaco come sottochirurgo, iniziando così modestamente una carriera che lo avrebbe portato a diventare, nel 1779, Sovrintendente unico del servizio sanitario militare austriaco, Protochirurgo Imperiale sotto Giuseppe II, Cavaliere del S. R. Impero, Consigliere Aulico e infine ad essere investito del Feudo di Carpiano, nei pressi di Pavia.
Egli si impegnò nella rinascita della chirurgia, sorella povera della medicina, nei territori dell’Impero, fondando nel 1785 l’Accademia Medico-chirurgica “Josephina” di Vienna, che doveva impartire una profonda preparazione a quanti dovevano dedicarsi alla professione di chirurgo.
Si prodigò inoltre, esercitando la sua influenza presso l’Imperatore, a favore dell’Università di Pavia. A lui si deve la chiamata alla cattedra di anatomia di Antonio Scarpa, che aveva conosciuto e apprezzato qualche anno prima a Parigi.
Sempre grazie all’interessamento di Brambilla, Scarpa ricevette in dono dall’imperatore un prezioso strumentario in avorio e acciaio, suddiviso in trentasei cassette (indicate per le più diverse evenienze operatorie), destinato alla formazione dei giovani chirurghi.
Brambilla ritornò a Pavia nel 1795 dopo la morte di Giuseppe II e vi rimase sino alla vigilia della morte, che lo colse il 30 luglio 1800 a Padova, nel tragitto verso Vienna, dopo la vittoria delle truppe francesi a Marengo.