Piccole storie del lunedì. Spallanzani alla volta di Costantinopoli
Costantinopoli: la meta ambita. Navigavano alla volta della capitale ottomana da un mese ormai, un tragitto lungo e tortuoso che l’abate scienziato Lazzaro Spallanzani attendeva da molto.
Preso dall’entusiasmo, Spallanzani aveva dilettato ciurma e compagni di viaggio con esperimenti e osservazioni scientifiche di varia natura.
Ma non tutti avevano gradito… a metà del percorso, sopra il mare furente di una notte particolarmente tempestosa, la ciurma giunse a una logica quanto inquietante conclusione: gli esperimenti in cui Spallanzani si esibiva altro non erano che malefizi contro natura che ne turbavano gli equilibri. Pertanto, capitano, nocchiere e ammiraglio, insieme con alcuni marinai, concordarono sul da farsi: gettare lo stregone in mare!
Piantonato da marinai fedeli, barricato nella propria cabina tra ruggiti marittimi e mobili gettati per tutta la stanza, Spallanzani temette davvero di non sopravvivere a quella nottata! Ma mentre un’alba quieta sorgeva, portando maggior consiglio anche ai suoi assalitori, Spallanzani poté finalmente trarre un sospiro di sollievo…
Liberamente tratto da Costantinopoli 1786: la congiura e la beffa. L’intrigo Spallanzani di Paolo Mazzarello.