Giovedì 22 giugno dalle ore 19.30 alle ore 23.30, si terrà nei cortili storici del palazzo centrale dell’Ateneo di Pavia la 4° edizione di “Musei DiVini: assaggi di cultura e territorio”.

L’atteso evento mira a stimolare un’aperta e libera comunicazione tra realtà solo apparentemente distanti: Università e filiera del vino. L’Università apre dunque le porte alle aziende del territorio, supportandone le attività di incontro con il pubblico, di promozione dei prodotti locali e di diffusione di buone pratiche.

Questa gioiosa occasione di incontro tra Università, città e territorio vede quest’anno la preziosa collaborazione del Cral di Ateneo, di Assolombarda Pavia e di Colline e Oltre.

Per l’edizione 2023, l’evento fundraising sarà dedicato al “Progetto Valle Staffora. Archeologia nella terra del vino“. Musei diVini rappresenta infatti non solo una stupenda vetrina per i produttori di vino e per l’Oltrepò tutto, ma anche un’occasione meravigliosa per comunicare il grande risultato ottenuto dal Progetto Valle Staffora a livello nazionale.

Inoltre, la serata sarà per il pubblico l’opportunità perfetta per esplorare le collezioni dei musei d’Ateneo del palazzo centrale con visite guidate tematiche, per l’occasione dedicate al vino e ai suoi usi.

Al Museo per la Storia dell’Università di Pavia si potranno ammirare antiche collezioni settecentesche e ottocentesche legate alla storia della Medicina e della Fisica, nonché la nuova mostra “Appunti per un viaggio nella bellezza del corpo umano” – dedicata all’alleanza secolare tra arte e anatomia. Le visite avranno inizio alle ore 20.30, 21.30 e 22.30 e avranno durata di 30 minuti; i visitatori potranno scoprire vicende legate all’impiego del vino come terapia, ai tempi felici trascorsi da Albert Einstein in Oltrepò pavese e all’intento settecentesco di diffondere la scienza anche attraverso divertenti giochi elettrici, anche a tavola.

Il Museo di Archeologia dell’Università di Pavia proporrà invece un percorso che si ripeterà alle ore 20.00, 21.00 e 22.00 sul tema del vino nell’antichità, soddisfacendo curiosità “vinicole” da un punto di vista archeologico: chi era Dioniso? Come si beveva nell’antichità? Cos’era il simposio? Che gioco era il kottabos?

Infine, l’Orto Botanico di Pavia allestirà uno stand con alcuni esemplari di vite in vaso provenienti dal suo “Vigneto proibito”, collezione che comprende antichi portinnesti ancora oggi fondamentali per garantire la coltivazione di Vitis vinifera ai ripari della funesta fillossera.